Il fotografo di moda è un giornalista che lavora con le immagini; gli viene affidato il compito di interpretare con uno scatto l’abito indossato (outfit) e l’atmosfera che lo circonda, in un quadro d’immagine estetica e comunicativa.
Il valore intrinseco della fotografia è il rapporto che riesce a creare con il tempo: ciò che rappresenta deve essere ricordato come immagine moda nella storia, il momento culturale e sociale di un dato periodo, le tendenze, le abitudini e le ossessioni collettive di quel tempo.
La fotografia di moda è considerata una forma d’arte, documenta l’evoluzione dello stile e il momento storico; mostre e cataloghi riscuotono sempre largo interesse presso il pubblico per il prestigio culturale e l’autorevolezza dell’immagine fotografica.
I servizi fotografici vengono realizzati in collaborazione con gli stylist che creano gli abbinamenti, con le modelle che possono diventare muse ispiratrici e con le
redattrici delle riviste che spesso, con abile fiuto, avvertono per prime chi sia il fotografo con più potenzialità e creatività del momento.
La fotografia di moda è storicamente legata alla pubblicazione di Vogue, prima rivista ad avvalersi dei reportage dei grandi fotografi: le immagini fotografiche delle sue copertine tracciano l’evoluzione dello stile nel tempo.
Irving Penn (1917-2009) proviene da una forma zione artistica e inizia come fotografo per Vogue nel 1943. Con la sua fotografia ha definito l’immagine della haute couture degli anni Cinquanta. È considerato un maestro dello still life e le sue foto sono oggi presenti nelle collezioni dei maggiori musei americani ed europei.
Richard Avedon (1923-2004) lascia gli studi per arruolarsi come fotografo nella Marina Mercantile.
Al suo ritorno in America comincia a lavorare per Harper’s Bazaar, Vogue e Look.
Sono celebri i suoi ritratti di artisti e personaggi famosi, ma anche le serie fotografiche di scatti istantanei alla gente comune e all’interno di un ospedale psichiatrico.

David Baley (1938) è il fotografo britannico che ispira Michelangelo Antonioni per Blow Up (1966), il film che immortala lo stile di vita della Swinging London. A Baley si devono molte delle immagini più famose dei Beatles e dei Rolling Stones e numerosi ritratti di personaggi celebri, come Andy Warhol e Catherine Deneuve, che diventa sua moglie nel 1965.
Terence Donovan (1936-1996), nato nell’East End, si stabilisce a Londra e diviene foto grafo per caso. Inizia come assistente e ben presto approda alle maggiori testate di moda per servizi fotografici di sia maschile sia femminile.
Utilizza location e tecniche innovative per l’epoca, come le foto sgranate poi lavora anche per la televisione e per il cinema.
Helmut Newton (1920-2004), inizia giovanissimo la sua formazione di fotografo, prima di emigrare in Australia durante il nazismo e diventare cittadino australiano.
Tornato in Europa verso la fine degli anni ’50, lavora per le maggiori testate di moda e per grandi stilisti come Yves Saint-Laurent. Le sue immagini propongono una donna erotica e aggressiva, spesso androgina ma non priva di ironia. È fra gli anni ’60 e ’70 che raggiunge fama internazionale, non solo con le foto di moda, ma anche con una serie di nudi e di ritratti di personaggi famosi.
Il celebre scatto comparso su Vogue nel 1975 che riprende una modella in smoking YSL ripresa in un vicolo di Parigi è diventata un’icona della moda.
Sarah Moon, nata a Parigi nel 1941, inizia la sua carriera come modella e verso la fine degli anni Sessanta comincia a fotografare. Dopo aver lavorato per le maggiori testate di moda, negli anni Novanta si dedica al cinema.
Herb Ritts (1952-2002) si impone per i ritratti di Richard Gere, poi inizia a collaborare come fotografo per le collezioni di Versace, Armani, Calvin Klein; si occupa anche di pubblicità e reportage. Protagonista delle sue immagini, sempre in bianco e nero, è il corpo umano, nudo o velato, in pose plastiche e statuarie.
Frank Horvart, (1928) nato in Croazia, dopo gli studi artistici si reca a Londra e a Parigi, dove conosce Cartier-Bresson e Robert Capa. Inizia a lavorare come fotoreporter per poi passare a collaborare con le maggiori testate di moda nei decenni tra gli anni Cinquanta e Ottanta. La sua prima foto di moda del 1950 è per L’illustrazione italiana. Ultimamente si è dedicato alla elaborazione fotografica digitale.
Gian Paolo Barbieri (1938) fotografa le collezioni francesi nei primi anni Sessanta e firma la prima copertina di Vogue Italia nel 1965. Ha curato numerose campagne pubblicitarie per grandi stilisti: Valentino, Armani, Versace, Ferrè. La sua ricerca fotografica spazia tra la moda e la pubblicità.
Patrick Demarchelier, nato nel 1943 a Le Havre, raggiunge la fama internazionale verso la metà degli anni Settanta. Il suo nome è legato a marchi famosi quali Chanel, Lancòme, Armani e Versace ed è tra i principali fotografi di Harper’s Bazaar. Ha realizzato numerosi ritratti di personaggi famosi e copertine di dischi.
Peter Lindeberg, nato nel 1944 nella Germania dell’Est, ha lavorato per Stern, Vogue, Harper’s Bazaar; si occupa di fotografia artistica e pubblicitaria.
Mario Testino (1954) nato a Lima in Perù, risiede a Londra. Ha realizzato campagne pubblicitarie per Gucci, Versace e Missoni oltre ai famosi ritratti di Madonna per Versace e della principessa Diana per Vanity Fair.
David Lachapelle (1964) americano, inizia a fotografare da giovanissimo ispirandosi alla Pop Art. Le sue immagini coloratissime, ironiche e dissacranti, gli meritarono numerosi riconoscimenti internazionali. Nella sua sperimentazione personale fa ampio uso del computer, lavora anche per la produzione di video musicali.
Oliviero Toscani (Milano, 1942) è conosciuto come pubblicitario e collabora con i più famosi giornali e marchi del mondo. Ha creato la rivista di cultura dell’immagine Colors e fondato nel 1993 Fabrica, scuola internazionale di arte e comunicazione. Le sue campagne per Benetton, socialmente impegnate e ispirate a temi quali la lotta all’Aids, o contro la pena di morte, hanno fatto molto discutere.
Annie Leibowitz (1949) ha firmato alcune famose campagne di moda per la rivista di Vogue, tra cui quella per il centenario, nel dicembre del 1999.

Unisciti ad Ars Imaginis
Entra a far parte della grande community di fotografia. Fotografi amatoriali, artisti e creativi di ogni settore condividono storie e progetti.
Rispondi