
Camera Work non solo è stata la rivista di fotografia più prestigiosa e raffinata dell’inizio del secolo XX, ma anche il luogo dove si concretizzò, da parte di molti intellettuali, la convinzione che la fotografia fosse una vera forma d’arte e non un divertissement per amatori.
Fu fondata, diretta e finanziata da Alfred Stieglitz, proveniente da una facoltosa famiglia di Ebrei tedeschi, giunti negli Stati Uniti alla metà dell’Ottocento; la sua formazione avvenne in Germania e comunque a contatto con l’ambiente culturale europeo, benché l’orgoglio della rivista sia stato quello di dare una versione prettamente americana della nuova cultura.
La rivista visse quindici anni, nell’arco dei quali uscì una cinquantina di numeri. Uno dei punti salienti della sua formula consistette nell’annoverare tra i suoi collaboratori anche personaggi della cultura che si occupavano di fotografia soltanto in modo marginale, come gli scrittori Gertrude Stein, Oscar Wilde, George Bernard Shaw e il filosofo Henri Bergson.
Il livello della rivista, del resto, fu sempre elevato in ogni aspetto: le opere dei fotografi venivano riprodotte su carta giapponese, incollate su un cartoncino e inserite a mano nelle pagine, e persino gli annunci pubblicitari erano rigorosamente selezionati.
Camera Work viene divisa in tre fasi:
- 1903-1908 Questo periodo coincise con il successo del Pittorialismo e vide i suoi protagonisti impegnati a fare riconoscere la fotografia come un’arte di pari dignità rispetto alla pittura.
- 1908-1913 Questi anni furono contrassegnati da un’appassionata ricerca sperimentale per costruire una nuova estetica fotografica. La fotografia acquista una progressiva liberazione dal Pittorialismo iniziale.
- 1913-1917 Fu la fase terminale della rivista, nella quale il linguaggio fotografico, soprattutto per merito di Paul Strand e della Straight Photography (fotografia diretta senza ritocco), giunse alla svolta che sta alla base di tutta la fotografia moderna.
Camera Word pubblica la rivista fino al 1917 e per vedere e leggere una nuova rivista fotografica d’eccellenza negli Stati Uniti bisogna attendere il 1952. In quell’anno un Consorzio di Fotografi composto Ansel Adams, Barbara Morgan, Beaumont Newhall, Dorothea Lange, Minor White, Nancy Newhall lanciano Aperture Foundation. Questa rivista sarà di grande successo sia a livello locale che internazionale.